Una grande serie (“Il trono di spade”) ci racconta molto sul fascino e la potenza delle storie, concetto alla base di tante narrazioni e, di conseguenza, anche dello storytelling aziendale.
Vogliamo tornare all’ultima puntata dell’ottava e ultima stagione della serie, non per entrare nella mai sopita questione se il prodotto televisivo di più grande successo storico e planetario “sia finito bene”, quanto piuttosto per riprendere un discorso fatto da uno dei personaggi principali, Tyrion Lannister, che ha la semplicità e l’efficacia dei grandi insegnamenti.
Si deve decidere chi dovrà regnare sui Sette Regni e, al cospetto di tutte le Casate, Tyrion dice:
“Cosa unisce le persone? Eserciti, oro, bandiere? No. Le storie.
Non c’è niente di più potente al mondo di una buona storia. Niente può fermarla. Nessun nemico può sconfiggerla.”
Proprio per questo, Tyrion indicherà in “Bran Lo Spezzato”, giovane e disabile, il candidato più idoneo, perché lui è “il ragazzo che cadde da una torre e visse. Lui è la nostra memoria. Il custode di tutte le nostre storie. Le guerre, i matrimoni, le nascite, i massacri, le carestie, i nostri trionfi, le nostre sconfitte, il nostro passato. Chi meglio ci condurrà verso il futuro?”.
E qui abbiamo la seconda, grande lezione: per risolvere i problemi, anche e soprattutto in comunicazione, ci vogliono ingegno, creatività, visione e capacità di uscire dagli schemi.
Non è un caso se questo brano è stato ripreso in tutto il mondo da tantissimi operatori della comunicazione (e oggi a loro si unisce anche Ellisse). Si tratta, infatti, di una spiegazione forte e lineare del perché da alcuni anni lo storytelling aziendale è diventato lo strumento più efficace per trasmettere i valori e la storia di una azienda (di qualsiasi settore e dimensione).
Senza ricorrere ad autocelebrazioni, cercando di parlare al cuore degli interlocutori (consumers, buyers, prospects, stake holder, media, ecc.), lo storytelling aziendale utilizza in maniera diversa ma coerente i canali di comunicazione, sia quelli interni (sito, blog, newsletter, social, digital pr, ecc.), sia quelli esterni (campagne on e offline, presenza a fiere, eventi, ecc.).
L’intenzione è quella di creare un legame forte con il target, un legame che nasce e si sviluppa sui focus aziendali. Una narrazione che, oltre che essere semplice, diretta e, come abbiamo già detto, mai auto celebrativa, deve anche essere veritiera. Un recente studio di Accenture lo dice chiaramente: il 63% degli italiani orienta i propri acquisti là dove recepisce l’autenticità valoriale di un brand; l’83% chiede trasparenza; il 47% ha abbandonato i brand palesemente non in linea con la propria etica personale.
L’intenzione è quella di creare un legame forte con il target, un legame che nasce e si sviluppa sui focus aziendali. Una narrazione che, oltre che essere semplice, diretta e, come abbiamo già detto, mai auto celebrativa, deve anche essere veritiera. Un recente studio di Accenture lo dice chiaramente: il 63% degli italiani orienta i propri acquisti là dove recepisce l’autenticità valoriale di un brand; l’83% chiede trasparenza; il 47% ha abbandonato i brand palesemente non in linea con la propria etica personale.
Questo richiamo all’indagine di Accenture è funzionale all’aspetto determinante dei contenuti. Come dicevamo, un progetto di storytelling può essere pensato e realizzato per ogni tipo di azienda o organizzazione e quando in Ellisse ne parliamo con clienti e prospect, seguiamo una “road map” che attraversa le seguenti “stazioni”:
- ogni azienda ha una storia fatta di numeri, prodotti, risultati;
- ogni azienda ha dei valori propri;
- ogni azienda è fatta di persone (fondatori, titolari, staff, fornitori, clienti);
- ogni azienda è fatta di territori (dove ha la sede, dove ha il proprio mercato, ecc.);
- ogni azienda è fatta di momenti importanti;
- ogni azienda opera o ha operato in campi del sociale (terzo settore, ambiente, cultura, sport …);
- ogni azienda, e le persone cha la costituiscono, ha progetti e sogni.
Dalla definizione dei contenuti si passa poi all’individuazione dei canali, alla creazione e pianificazione del calendario editoriale, all’analisi dei risultati. L’obiettivo di un progetto di storytelling aziendale è creare il presupposto per uno sviluppo del business attraverso la crescita dell’interesse, della fiducia e della reputazione del brand, tutti elementi fondamentali che risultano sempre più premianti sul mercato.
Ma tutto questo funziona se lo storytelling aziendale riesce ad avere l’efficacia di Tyrion Lannister e se riesce a mettere in pratica le sue “lezioni” sulla magia e la potenza delle storie. Qui in Ellisse siamo sempre pronti ad accettare la sfida…
E tu: hai una storia da raccontare?
PARLIAMONE!